Progettare e gestire attività di orientamento a distanza

Un approccio metodologico per gestire tutte le fasi del percorso.

L’esperienza degli ultimi due anni ha evidenziato l’esigenza di progettare interventi e servizi di orientamento fruibili a distanza. Questo articolo presenta un approccio metodologico che propone l’uso di strumenti online come la piattaforma interattiva SORPRENDO.

Uno sguardo al contesto e analisi dei bisogni

L’esperienza di grande limitazione e di forte disorientamento vissuta nel periodo di emergenza ha accentuato ulteriormente i bisogni di supporto e di consulenza di tutti i cittadini, a partire dai più giovani, che ancora devono individuare un proprio percorso di studio e un proprio obiettivo futuro di crescita e investimento professionale. La situazione di grande difficoltà per le nuove generazioni di gestire la già complessa transizione dalla scuola al lavoro nel periodo della emergenza pandemica è stata ulteriormente aggravata proprio dall’assenza o dalla limitata disponibilità di servizi e risorse di orientamento a distanza.

Se, come noto, in Italia il tasso di giovani che si sono allontanati dal contesto scolastico e formativo era ai livelli massimi in Europa già prima della crisi causata dalla pandemia, nel 2020 la quota di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano (NEET1) ha ripreso a crescere, dopo alcuni anni in cui era in lenta, ma costante diminuzione, risalendo al 23,9% dal 21,2% del secondo trimestre del 2019. Altrettanto alto e preoccupante è il dato dei giovani che escono prematuramente dal sistema di istruzione e formazione. Nel secondo trimestre del 2020, in Italia, il percorso formativo si è interrotto molto presto per il 13,5% dei giovani tra 18 e 24 anni (ancora sopra all’obiettivo EU del 10%). Questo valore risulta stabile rispetto al secondo trimestre del 2019 (fonte Istat, 2020), anche se già emergono elementi di preoccupazione rispetto ai dati di effettiva frequenza delle lezioni e di apprendimento degli studenti a seguito della lenta e non sempre facile realizzazione della didattica a distanza. La difficoltà di una quota rilevante dei giovani di proseguire in maniera soddisfacente il percorso scolastico e formativo è influenzata sia da alcuni fattori personali e di contesto, fra i quali purtroppo il genere, la cittadinanza e la condizione socioeconomica e culturale della famiglia, ma emergono anche elementi di riflessione sull’impatto che l’assenza di attività di orientamento ha rispetto alla qualità delle scelte e alla soddisfazione dei percorsi di studio e di carriera intrapresi. L’orientamento è infatti una delle leve fondamentali per garantire e promuovere la mobilità sociale e sostenere le scelte degli studenti in base ai propri interessi e alle proprie potenzialità. L’indicatore ESCS (Economic Social Cultural Status index) mostra nel dettaglio come lo status socio-economico-culturale influisca ancora oggi in modo significativo su tutto il percorso di studi e sulla scelta della scuola secondaria di secondo grado (Invalsi, 2019). La metafora dell’ecosistema ci conferma come l’ambiente e i diversi contesti di vita in cui ciascuno è inserito esercitano un’influenza significativa sul comportamento di ogni singolo individuo e la situazione di emergenza e isolamento hanno ulteriormente ampliato questo tipo di condizionamento, soprattutto quando si sono interrotte tutte le attività di orientamento in presenza e di contatto diretto con i contesti futuri di studio e di lavoro.

I dati sulla crisi economica ed occupazionale, sulla crescita della disoccupazione giovanile e sul sostanziale blocco delle assunzioni e del turn over di tutte le imprese durante l’emergenza hanno alimentato ulteriormente il clima di grande incertezza e di disorientamento dei giovani verso il proprio futuro, riducendo anche il livello di investimento delle famiglie verso i percorsi di studio e di alta formazione.

Il bisogno di rilanciare e potenziare i sistemi nazionali e regionali di orientamento è emerso in modo evidente sia a livello internazionale con il documento “Investing in Career Guidance”2, pubblicato dal CEDEFOP, l’agenzia europea per la formazione professionale e l’orientamento, e condiviso anche dalla Commissione Europea, dalla Fondazione Europea per la Formazione ETF, dall’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), dall’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e dall’UNESCO. Queste istituzioni internazionali sottolineano i vantaggi strategici di un forte investimento nell’orientamento, fornendo anche indicatori ed elementi di analisi che confermano l’emergenza e la rilevanza dei bisogni sociali, economici ed individuali ai quali l’orientamento risponde, anche alla luce della crisi mondiale dovuta alla pandemia.

Ogni anno in Europa almeno un cittadino su quattro è alla ricerca di informazione e assistenza per migliorare la propria situazione lavorativa. Su molte professioni esistono ancora forti stereotipi e rappresentazioni distanti dalla realtà: ricerche internazionali dicono che il 30% dei giovani elabora le proprie decisioni conoscendo solo un ridotto numero di professioni e le aspirazioni professionali delle nuove generazioni, come abbiamo visto, continuano ad essere fortemente correlate allo status socio-economico, al genere e alla provenienza geografica.

In questa direzione, anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’istruzione ha destinato all’orientamento una posizione di rilievo proprio per garantire a tutti gli studenti supporto e strumenti di gestione della carriera.

La rapida diffusione della didattica a distanza in conseguenza dell’emergenza pandemica e delle regole di distanziamento ha determinato anche una brusca riorganizzazione delle iniziative di orientamento. Il grande impegno che i sistemi di istruzione e di formazione hanno profuso nella didattica a distanza e nella erogazione di servizi online ha però garantito solo in modo molto parziale la fruizione di servizi di orientamento. L’esperienza ci dimostra come l’accessibilità ai servizi erogati in remoto non è un elemento banale e va tenuto in considerazione sia nella scelta degli strumenti, sia nella progettazione delle modalità e dei tempi di realizzazione degli interventi. Molti utenti, infatti, rinunciano a fruire dei servizi se l’accesso non è semplice e se i contenuti non sono organizzati in modo coerente e stimolante.

Il passaggio dall’organizzazione delle attività in presenza alla progettazione e gestione di interventi online, per singoli e per gruppi anche molto numerosi di individui, non è semplice e sono necessari significativi investimenti e una nuova specifica riprogettazione delle attività che tenga conto delle differenti modalità di comunicazione e di fruizione dei servizi.

Dalla rilevazione realizzata dal Cedefop3, raccogliendo le testimonianze degli esperti di orientamento della rete europea Careersnet, è emerso come questa riorganizzazione non è stata immediata in tutti i Paesi e solo in alcuni casi i Governi hanno investito per garantire in modo adeguato l’erogazione delle attività di orientamento a distanza, proprio in una fase di crisi e di emergenza che ha invece ampliato l’esigenza e la domanda di questi servizi.

Le esperienze già realizzate confermano le potenzialità di un sistema di orientamento in grado di fornire modalità molteplici di accesso ai servizi e alle risorse. Sarà necessario approfondire i modelli di intervento e riflettere sui nuovi servizi online per individuare e gestire eventuali problemi di accessibilità e di fruibilità degli interventi, ma allo stesso tempo esplorare le grandi potenzialità in termini di ampliamento dei tempi, della platea dei beneficiari e della gamma di risorse e di tipologie di servizi.

L’approccio metodologico per la progettazione di attività di orientamento a distanza

L’orientamento oggi rappresenta un sistema di attività, servizi e risorse per sostenere le persone nel processo di gestione della propria carriera di apprendimento e di attività professionale che dura per l’intero arco della vita (Raccomandazione europea, 2008). L’idea di fondo è connessa al concetto di gestione attiva (career management) di tutte le fasi del proprio percorso (anche quelle non previste), apprendendo in ogni passaggio quelle capacità che permettono alla persona di orientarsi in situazioni sempre più complesse, incerte e in rapida evoluzione.

Per comprendere quali siano le capacità strategiche per orientarsi lungo le diverse fasi della vita si fa riferimento alle “Career Management Skills” (CMS) così come definite dalle Risoluzioni Europee del 2004 e 2008 e descritte dalla rete europea di esperti di orientamento ELGPN (2014, 2009) come una “serie di competenze che offrono ai singoli e ai gruppi delle modalità strutturate per raccogliere, analizzare, sintetizzare e organizzare informazioni su se stessi, sull’istruzione e sul lavoro nonché le capacità di prendere e attuare le decisioni e le transizioni”.

A livello internazionale e nazionale ci sono già state alcune iniziative centrate sulla definizione di un quadro di riferimento (a partire dal progetto europeo LE.A.DE.R www.leaderproject.eu , promosso dall’Università di Camerino) e per raccogliere e promuovere buone pratiche e strumenti innovativi per lo sviluppo delle Career Management Skills nei diversi contesti dell’orientamento e per progettare in modo coerente anche nuove attività e percorsi di orientamento a distanza.

Attualmente un team di lavoro internazionale, sempre coordinato dall’Università degli Studi di Camerino, sta lavorando all’interno del progetto Careers4 per elaborare e sperimentare una nuova proposta metodologica in base alle indicazioni della Commissione Europea.

Il quadro metodologico delle Career Management Skills è centrato sui bisogni delle persone, facilita la co-progettazione delle azioni e permette di far collaborare i diversi sistemi coinvolti nell’orientamento: dalla scuola ai servizi per l’impiego, dalla formazione alle università, dai servizi sociali ai servizi per la mobilità europea e per il sostegno alla creazione d’impresa. Inoltre, questo quadro di riferimento centrato sulle CMS facilita l’apprendimento da esperienza, sia nei contesti di riferimento (scuola, formazione, lavoro) attraverso percorsi di gruppo e attività di orientamento individuali, sia in altri contesti non strutturati, con modalità diverse, come ad esempio l’esperienza di visita o tirocinio in azienda e le situazioni di peer learning e di confronto con coetanei o con adulti di riferimento.

Il modello delle CMS è utile per la progettazione di attività in presenza e a distanza poiché descrive le competenze di orientamento che servono alle persone per gestire la propria carriera lungo tutto l’arco della vita, dalla scuola primaria alla vita adulta, e permette quindi di centrare i servizi sui bisogni di ogni singola persona. Ogni individuo ha infatti bisogno di sviluppare in un percorso continuo e coerente tutte le specifiche competenze di gestione delle proprie scelte di carriera, che saranno poi utilizzare in modo diverso in base alla propria storia e alla situazione che la persona sta vivendo.

Figura 1
Le 6 aree del modello Careers

Primo livello

– Discovering myself (Scoprire le mie caratteristiche);

– Developing my strengths (Sviluppare i miei punti forti);

– Exploring new horizons (Esplorare nuovi orizzonti);

– Building relationships (Costruire relazioni).

Secondo livello

– Monitoring and Reflecting (Monitoraggio e riflessione).

Terzo livello

– Planning my Career (Progettare la mia carriera).

Figura 2
I 3 livelli del modello Careers

Ogni area include specifiche competenze e abilità correlate ai bisogni della persona, in un percorso di orientamento, di costruzione e di gestione della propria carriera professionale.

Le aree sono funzionali a guidare ogni persona nel percorso individuale di sviluppo, raccogliendo via via elementi conoscitivi ulteriori, accumulando esperienze e costruendo forme di pensiero e capacità utili per gestire future situazioni di difficoltà e momenti di cambiamento.

Ogni area è descritta con verbi attivi proprio per sottolineare la centralità della persona che impara ad attivare competenze sempre più strutturate per valorizzare le proprie esperienze, esplorare e identificare nuove opportunità, potenziare i propri punti di forza, monitorare e ridefinire i propri obiettivi.

Possiamo rappresentare l’idea del modello con la metafora del tasto Play che stimola un’attivazione da parte della persona e che avvia tutte le aree, partendo dalle prime 4 che comprendono competenze legate alla conoscenza di sé, all’esplorazione di nuovi orizzonti professionali, alla costruzione positiva di nuove relazioni, all’individuazione dei propri punti di forza. L’area 5 si riferisce ad un’azione costante di monitoraggio e verifica della carriera, anticipando eventuali criticità e bisogni di cambiamento o cambio di passo. L’area 6 invece comprende le competenze che la persona deve saper mettere in campo nei momenti di passaggio e di cambiamento, proprio per guidare e reindirizzare tutto il percorso di carriera5.

Questo quadro di riferimento è utile anche per costruire attività di orientamento online, con l’aggiunta di alcuni elementi di progettazione che aiutano a rendere tali attività più efficaci e fruibili.

I tre aspetti fondamentali per la progettazione delle attività di orientamento online in base a questo modello sono:

– la definizione degli obiettivi di apprendimento;

– la struttura pedagogica che deve garantire l’attivazione e il coinvolgimento diretto delle persone;

– gli strumenti e le tecnologie.

Definire dapprima gli obiettivi di apprendimento è in linea con il modello di programmazione “a ritroso”. La logica è quella di definire le finalità, i traguardi formativi che si vuole raggiungere attraverso una specifica azione di orientamento, per poi definire i contenuti, programmare le attività ed infine valutare i risultati ottenuti (Castoldi M., 2011)6.

Acquisire una struttura metodologica consolidata ci permette di monitorare e valutare i risultati delle attività proposte, in base anche al target specifico con cui si ha necessità di lavorare. Nelle attività di orientamento il quadro delle CMS offre una struttura logica di competenze fondamentali che la persona deve acquisire nel corso della propria vita per poter gestire attivamente e consapevolmente la propria carriera di studio e professionale. Lo schema che segue ci aiuta a strutturare le fasi della progettazione degli interventi.

Figura 3
Schema delle fasi di progettazione degli interventi

La struttura pedagogica che ci aiuta poi a costruire le attività di orientamento appare come un processo ben definito composto da alcuni punti fondamentali:

  1. Costruzione dei materiali. Una volta definito l’obiettivo di apprendimento, possiamo procedere nella costruzione dei materiali sulla base delle attività che abbiamo in programma di svolgere. Per quanto riguarda la gestione delle attività online, i materiali possono essere multimediali (immagini, video, audio)
  2. Coinvolgere il target. È necessario strutturare le attività per far sì che il nostro target abbia il tempo di riflettere sui materiali e analizzare le informazioni ricevute per appropriarsi dei concetti, elaborare le proprie strategie e consolidare gli apprendimenti.
  3. Interazione. È essenziale prevedere attività ad alto coinvolgimento, attraverso l’interazione dei partecipanti e renderli attivi e collaborativi. In questo modo gli studenti hanno la possibilità di confrontarsi e apprendere più facilmente proprio grazie al dialogo e alla cooperazione nel gruppo.
  4. Valutazione. Per promuovere e consolidare l’apprendimento è indispensabile prevedere dei momenti di valutazione delle attività svolte. Vi è la possibilità di chiedere al termine dell’attività commenti e feedback da parte dei partecipanti per comprendere se le attività svolte sono state adeguate e di qualità (ad esempio, si può chiedere agli studenti di indicare con una parola quello che è stato per loro un “valore aggiunto” dell’incontro).
  5. Pianificazione delle attività. Attraverso questa fase è possibile rimodulare gli interventi in base agli elementi emersi dalle valutazioni e dal livello di attivazione e partecipazione dei destinatari in modo da migliorare l’impatto delle attività e la qualità dei risultati. Saranno quindi riproposte e ampliate quelle attività che hanno permesso agli studenti di raggiungere gli obiettivi di apprendimento prefissati.

Quando progettiamo attività di orientamento online, non possiamo che considerare gli strumenti e le tecnologie a disposizione ed è necessario chiarire quali sono le aree in cui le azioni tecnologiche possono muoversi:

– Informare: utilizzare strumenti che ci permettano di svolgere attività di orientamento informativo.

– Favorire un tipo di apprendimento/orientamento esperienziale. È possibile usare una tipologia di strumenti che ci guidano più per un tipo di apprendimento esperienziale (es. simulazioni e registrazioni online di colloquio di lavoro).

– Favorire un tipo di apprendimento/orientamento costruttivista. Usare strumenti con cui è possibile lavorare nella costruzione di conoscenze orientative (es. utilizzare un e-portfolio).

– Comunicare: scegliere strumenti che ci possono aiutare a facilitare la comunicazione con le persone (videochat, email, forms online, ecc.).

Un altro aspetto che bisogna prendere in considerazione nella scelta di uno specifico strumento tecnologico dipende dal tipo di orientamento che si vuole promuovere e quindi dalla rispettiva modalità di interazione:

1 a 1: colloquio individuale di orientamento;

1 a molti sincrono: orientamento online in diretta con gli studenti in classe o collegati ognuno con il proprio device. In queste due modalità possiamo prendere in considerazione di utilizzare strumenti più direttivi e/o più partecipativi;

1 a molti asincrono: è una modalità che permette da parte dello studente di seguire le attività in differita (es. forum, video).

Diventa inoltre indispensabile conoscere in modo approfondito le potenzialità che uno strumento propone e familiarizzare con esso al fine di conoscere i punti di forza e di debolezza utili per progettare qualsiasi tipologia di attività di orientamento.

Gestire azioni di orientamento di gruppo a distanza con Sorprendo

L’esigenza di progettare interventi e servizi fruibili a distanza, come abbiamo visto, trova soluzioni efficaci grazie alla possibilità di utilizzare modelli e strumenti già disponibili e collaudati nel tempo. In particolare, in questo momento la sfida dei sistemi regionali risiede proprio nella capacità di usare pienamente le grandi potenzialità di strumenti e risorse online di orientamento che possono garantire enormi vantaggi in termini di accessibilità, di personalizzazione dei percorsi, di flessibilità di utilizzo e condivisione delle risorse con gruppi molto vasti di utenti e su tutto il territorio di riferimento. Inoltre, l’uso di strumenti digitali permette di avere a disposizione dati aggregati a livello di sistema e informazioni di utilizzo che possono essere oggetto di analisi e monitoraggio per valutare le attività e riallocare le risorse in modo da migliorare la qualità e ampliare l’accesso e l’efficacia dei servizi.

Per questi motivi, è prioritario e urgente attivare tutte le risorse già disponibili per ripensare l’orientamento in modalità online, attraverso piattaforme di informazione e di supporto per gli studenti e per gli adulti e attraverso servizi di consulenza online, individuale e di gruppo.

Figura 5
Piattaforma SORPRENDO

Alcune piattaforme per la didattica a distanza sono già disponibili e conosciute dalle scuole e possono essere usate anche per erogare servizi di orientamento individuali o di gruppo. Così come è già disponibile la piattaforma per l’orientamento SORPRENDO, che offre percorsi individualizzati di riflessione e conoscenza dei percorsi di studio e delle professioni.

Il software SORPRENDO, in particolare, rientra negli strumenti che sono già progettati proprio per una completa accessibilità a distanza e che sono stati pensati e sviluppati sulla base del quadro metodologico europeo delle CMS. Come tutti gli strumenti, anche SORPRENDO può favorire il conseguimento di diversi obiettivi di orientamento in base alla specifica progettazione delle attività: per questo è indispensabile definire gli obiettivi di apprendimento e solo successivamente progettate le modalità di utilizzo di SORPRENDO in modo da accompagnare e favorire gli utenti nella navigazione e sperimentazione dello strumento7.

SORPRENDO è una piattaforma interamente online, dove l’utente ha la possibilità di creare un proprio spazio accedendo tramite username e password. L’utente può quindi accedere in modo autonomo, in qualsiasi momento e da qualsiasi strumento digitale (pc, tablet, smartphone). Questo permette di utilizzare lo strumento sia in modo autonomo da parte degli studenti, sia con la guida di un esperto orientatore in attività di gruppo, individuale o in concomitanza con altre esperienze e attività di orientamento e approfondimento.

Utilizzare SORPRENDO nella pianificazione delle attività di orientamento significa agire su più aspetti contemporaneamente e in modo trasversale: grazie ad una banca dati interattiva con schede informative di oltre 450 profili professionali, gli studenti possono esplorare percorsi di carriera alternativi, approfondendo e ampliando la conoscenza del mondo del lavoro, anche in vista e in preparazione di esperienze di alternanza scuola lavoro e di contatto con le imprese.

Esplorare nuovi orizzonti (area 3 – CMS – Exploring new horizons) è una delle competenze chiave per poter affrontare situazioni di continuo cambiamento e riuscire a individuare sempre diverse alternative di scelta e una più ampia gamma di potenzialità di carriera. In questo ambito, la ricerca da tempo si occupa proprio della gestione e della presa di decisione in situazioni complesse, con innumerevoli fattori di cambiamento e dati sempre parziali e di difficile analisi e comparazione8. Le competenze da sviluppare includono il pensiero critico e la capacità di lettura e di analisi di dati che spesso sono complessi, dissonanti e incompleti. Per questo è fondamentale imparare ad usare dei modelli di analisi e di gestione delle decisioni in situazioni di complessità, che possono servire come base per l’azione, per acquisire maggiore consapevolezza e per individuare anche ipotesi alternative ed eventuali opportunità di formazione compatibili con gli interessi e le caratteristiche della persona. SORPRENDO offre un sistema di analisi ed esplorazione delle professioni con i percorsi di formazione e di accesso al lavoro, che stimola lo studente a sviluppare competenze legate alla raccolta e selezione di informazioni utili alle persone per scegliere e pianificare il proprio futuro. Di fatto queste informazioni sono spesso frammentate e disponibili solo in forme e fonti molto diverse, raramente accessibili alla maggior parte dei cittadini. Questi dati sono definiti Labour Market Information (LMI) e rappresentano una priorità per tutti i moderni sistemi territoriali di orientamento che stanno studiando modalità e strumenti per renderli quanto più fruibili ai singoli cittadini, agli studenti, alle persone in cerca di occupazione, ai sistemi educativi e ai servizi per il lavoro e l’inclusione. Il database di SORPRENDO rappresenta una risorsa LMI costruita proprio per l’orientamento che in aggiunta offe un sistema di abbinamento e indicizzazione tra le caratteristiche delle professioni e le aspirazioni della persona. Questa funzione stimola la riflessione e favorisce un percorso di esplorazione non casuale, ma costruito proprio in base alle caratteristiche, agli interessi e alle prospettive di benessere lavorativo di ogni persona. In questo modo, grazie a SORPRENDO la persona inizia a “gestire la propria carriera” avvicinandosi progressivamente e con precise fasi di riflessione, esplorazione e costruzione di un cluster di professioni e percorsi di studio e apprendimento via via sempre più vicini al proprio ideale e più compatibili con le proprie caratteristiche personali e aspirazioni professionali. Esplorare contemporaneamente i propri interessi, abilità e il mondo delle professioni permette di approfondire la propria conoscenza di spazi e contesti di sviluppo e investimento professionale, ma anche di comprendere quali sono le capacità specifiche richieste e di individuare i percorsi formativi e accademici necessari. La persona comprende quindi come sia fondamentale definire coerenti e realistici piani di azione per poter conseguire i propri obiettivi. A questo fine, SORPRENDO ha, al suo interno, una specifica sezione dedicata proprio al Piano di Azione, con la possibilità per ogni persona di scrivere i propri obiettivi, indicare scadenze, cose da fare e informazioni da acquisire, oltre ad uno strumento per la redazione e l’aggiornamento del proprio curriculum vitae.

SORPRENDO è uno strumento che permette all’utente di personalizzare al massimo il proprio percorso di esplorazione delle professioni e di orientamento, modificando le proprie risposte al questionario, integrando informazioni nel piano di azione, aggiornando e perfezionando la propria lista di professioni e di obiettivi di carriera.

Accanto ai benefici diretti per l’utente che lo utilizza da solo, SORPRENDO ha anche un alto potenziale quando proposto come strumento di supporto per la realizzazione di attività di orientamento di gruppo, in presenza o a distanza. Infatti, il contesto di gruppo permette di creare uno spazio privilegiato di dialogo, stimolo e confronto che aiuta i singoli a conoscere meglio se stessi proprio grazie al confronto con gli altri e alla condivisione delle proprie idee e progettualità.

Attraverso un atteggiamento cooperativo, in gruppo, è possibile fare o capire cose che in autonomia sarebbero state oltre le capacità dei singoli, che sono in questo caso stimolati da idee e sostenuti da motivazioni dei compagni (Cornoldi C. et al., 2018). In questo caso, definiti obiettivi di orientamento condivisi, SORPRENDO diventa lo strumento di stimolo e lo spazio di lavoro del gruppo. Nel caso specifico di attività di gruppo a distanza, bisogna fare attenzione al fatto che l’orientatore è di fronte ad un insieme di individui che seguono la stessa attività ma ognuno in un luogo diverso. Molto diverso è il gruppo che lavora in presenza con dinamiche più strette e con livelli di interazione molto più intensa e non filtrata dallo strumento di collegamento.

Sarà quindi compito dell’orientatore, progettare dei momenti specifici dedicati al dialogo e al confronto, anche seguendo proprio le fasi di esplorazione e di analisi dei risultati emersi da SORPRENDO. Inoltre, sarà anche molto utile proporre, al termine della sessione di gruppo, dei momenti di supporto e consulenza individuale, per gestire con ogni partecipante dubbi e domande personali. Infatti, è molto utile alla riflessione di orientamento raccogliere gli aspetti positivi dell’attività, ma anche elementi di dubbio o incertezza. Le attività a distanza consentono infatti di gestire i tempi in modo molto diverso per creare ulteriori opportunità di riflessione, sfruttare pause e tempi morti, programmando momenti di approfondimento e di ulteriore confronto (anche usando strumenti diversi come chat, e-mail o videochiamate). SORPRENDO in particolare stimola la persona a riflettere sulle diverse rappresentazioni delle opportunità rispetto alla realtà, sulle idee del futuro rispetto alle situazioni presenti, e ad indagare quali sono le proprie aree di interesse e perché sono state scelte.

Nel caso di un percorso online con SORPRENDO, al fine di sfruttare tutte le potenzialità, è utile prima di presentare agli studenti caratteristiche della piattaforma, lavorare con loro sulle domande di orientamento e definire alcuni obiettivi personali che ognuno vuole raggiungere attraverso le attività. Per esempio, potrebbe essere utile ragionare con gli studenti sulle professioni che conoscono meglio e capire perché citano proprio quelle professioni, quali sono le fonti di informazioni che hanno usato, se sono in grado di indicare professioni simili o vicine in termini di contesto o responsabilità. Oppure potrebbe essere interessante chiedere agli studenti quali percorsi di studio o quali specifiche caratteristiche e abilità sono richieste e dove esattamente si apprendono. Solo dopo aver individuato alcuni obiettivi di esplorazione e apprendimento è utile introdurre lo strumento SORPRENDO e stimolare gli studenti ad iniziare il percorso di ricerca.

La prima fase serve soprattutto agli studenti per prendere familiarità con lo strumento, dopo che hanno ricevuto username e password di accesso. Sarà poi importante fissare i tempi di lavoro individuale a distanza e le fasi di gruppo o di confronto con l’orientatore sui risultati e sulle curiosità emerse e capire soprattutto quando stiano prendendo forma interessi e aspirazioni persona – li rispetto a futuri percorsi di studio e di lavoro. Guidarli in questo tipo di riflessione è il compito dell’orientatore e del docente che può partire proprio da una serie di domande utili a capire quali CMS ogni studente sta sviluppando o rafforzando. Ad esempio, è utile comprendere se:

– le professioni proposte da SORPRENDO corrispondono alle aspettative;

– sono state proposte professioni che lo studente non conosceva o che non si aspettava e perché;

– non ci sono le professioni che lo studente si aspettava e perché;

– ha individuato delle aree specifiche di interesse che corrispondono alle professioni proposte;

– ha individuato delle aree di competenza che corrispondono ai propri punti di forza e ai propri interessi;

– ci sono professioni o settori che lo studente ha scoperto e che ritiene utile esplorare ed approfondire.

Questi stimoli di approfondimento rappresentano proprio la chiave dell’orientamento e richiedono l’attivazione diretta della persona. Anche se SORPRENDO è accessibile in modo completamente autonomo, per approfondire questi dubbi e per stimolare l’attivazione individuale è molto utile, come si è detto, la pianificazione di attività di gruppo e il confronto con esperti, oltre che esperienze di contatto diverso con i contesti di lavoro e con professionisti del settore di interesse. Inoltre, ove possibile, è preferibile pianificare attività sia in presenza, sia a distanza, con modalità blended. In questa prospettiva, SOPRENDO offre la possibilità di accompagnare ogni singolo studente in ogni fase del percorso, registrando via via i progressi e aggiornando le informazioni e gli obiettivi di studio e di sviluppo professionale.

Il docente o l’orientatore possono quindi estrarre report sulle attività svolte con gli studenti, verificarne gli esiti, gestire e aggiornare i dati generati dal sistema e migliorare le successive fasi di riprogettazione delle attività di orientamento.

L’opportunità di riprogettare le attività di orientamento, in modalità blended, apre la possibilità di valorizzare le potenzialità di erogazione di parte del percorso a distanza, con un accesso alle risorse online da parte degli studenti più ampio e prolungato, con il vantaggio di poter garantire anche momenti di assistenza e supporto agli utenti a distanza, anche in modalità asincrona attraverso video tutorial registrati o altre risorse fruibili in autonomia.

Martina Giorgi
Pedagogista e consulente di orientamento
Centro Studi Pluriversum

Giulio Iannis
Esperto per l’Italia rete europea CareesNet del Cedefop
Centro Studi Pluriversum

 

L’articolo è stato pubblicato nella rivista Quaderno di orientamento – numero 57 – secondo semestre 2021.

Tutti i numeri della rivista sono consultabili al seguente link

 

Bibliografia

  • Bauman Z., Marchisio R. & Neirotti S. La società dell’incertezza. Il Mulino, 1999
  • Castoldi M. Progettare per competenze. Percorsi e strumenti Carocci editore, 2011.
  • Cedefop Note on lifelong guidance and the COVID-19 pandemic: Responses from Cedefop’s CareersNet. 2020
  • Cedefop Investing in Career Guidance. 2021 Il documento aggiornato è accessibile a questo link: https://www.cedefop.europa.eu/en/publications/2230
  • Consiglio dei Ministri Integrare maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente. 2008 (2008/C 319/02) Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio del 21 novembre 2008
  • Cornoldi C., Meneghetti C., Moè A., & Zamperlin C. Processi cognitivi, motivazione e apprendimento. Il Mulino, 2018.
  • Eurostat Early School Leavers. 2019 Disponibile al link: https://ec.europa. eu/eurostat/statistics-explained/ index.php/Early_leavers_from_ education_and_training.
  • Pryor R., Bright J. The Chaos Theory of Careers. Routledge, London, 2011

Note

  1. NdR: Not in Education Employment or Traning
  2. Cedefop Investing in Career Guidance (2021)
  3. Cedefop (2020).
  4. Progetto Careers Around Me. Innovative technology in career guidance: https://www.careersproject.eu/
  5. Per approfondire il modello proposto dal progetto Careers Around Me, è possibile consultare il catalogo dettagliato delle Career Management Skills direttamente online a questo link: https://www. careersproject.eu/cms_catalogue.php
  6. Un analogo riferimento metodologico è quello che sostiene “Idee e strumenti per orientare – Supporti per la progettazione e la gestione di interventi di orientamento educativo” a cura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dove le indicazioni per la progettazione sono quelle di individuare finalità, contenuti, attività e strumenti (http://orientamento.regione.fvg. it/orientamento/ ). Si veda anche Martorano G. Il Programma specifico 12: una chiave metodologica per la gestione dei percorsi orientativi e la formazione degli operatori in Quaderni di Orientamento, n. 40/2012; Inserto Il catalogo regionale dell’offerta orientativa
  7. Altre indicazioni su SORPRENDO come supporto tecnologico a sostegno dell’orientamento: Durighello E. Sorprendo Revolution: La tecnologia a supporto dell’orientamento in Quaderni di Orientamento n. 54/2019, pp 70-73
  8. Si veda, tra gli altri, Pryor R. and Bright J. (2011)

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