Progetto OH – storie di cibo e di successo: restituzione della attività svolte

FORMAZIONE E RISTORAZIONE: LO STUDIO VA A BRACCETTO COL DIVERTIMENTO

 

I giovani partecipanti al Progetto OH, promosso e realizzato dalla Cooperativa Sociale I Piosi, Fondazione Edulife e Penta Formazione, con il sostegno della Fondazione Cariverona, hanno preso parta a un percorso formativo nel quale hanno appreso competenze pratiche riguardanti il settore della ristorazione.

Nella mattinata di venerdì 19 aprile, è stato organizzato un ultimo incontro, durante il quale i ragazzi hanno preso parte alla fase di restituzione.

Il progetto si rivolge a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che sono inoccupati e non stanno seguendo alcuna esperienza formativa; per loro è stato coniato l’acronimo inglese di NEET (not engaged in education, employment or training).

Progetto OH consiste in un percorso finanziato di 3 annualità, con una formazione di 120 ore, che alterna moduli teorici e pratici e fa acquisire ai partecipanti le competenze basilari per lavorare nel settore food.

Le attività di aula si sono svolte negli spazi di 311, gestiti da Fondazione Edulife. Non sono mancate inoltre attività di laboratorio svolte all’esterno, grazie alle quali sperimentare le competenze apprese; le più interessanti sono state:

  • workshop di team cooking alla scuola di cucina la Soffritta, con preparazione di pietanze enogastronomiche;
  • allestimento di scenografie per i festeggiamenti del terzo anniversario del coworking di 311;
  • servizio di sala per il ristorante la Bastia;
  • laboratorio sensoriale al Bar Vineria Dal Medico (Piazza Bra);
  • attività di osservazione eseguita da Pacs Food, food truck che vende panini, primi e secondi piatti cucinati al momento.

Gli studenti hanno seguito anche un modulo formativo di 16 ore chiamato HACCP, che è consistito nell’apprendimento delle procedure sanitarie e d’igiene che servono a garantire la salubrità degli alimenti.

Durante la formazione in aula, inoltre, i ragazzi sono stati supportati anche nel perfezionamento della stesura del loro CV digitale con gli standard previsti dal formato Europass, in modo da promuovere se stessi e rendersi attrattivi nei confronti delle aziende che offrono lavoro.

QUANDO LE ESPERIENZE FANNO OH!

L’attività di orientamento durante i percorsi esperienziali è stata svolta da Valentina Pilot, di Fondazione Edulife, che ha invogliato gli studenti a far emergere tutti i lati positivi delle esperienze vissute, in un’ottica improntata all’aumento della consapevolezza di sé e dell’autostima.

Durante la giornata di restituzione , i giovani hanno rielaborato le competenze e le abilità apprese grazie ad un’attività di laboratorio di rielaborazione dell’esperienza, realizzata anche mediante l’uso di pennarelli, fogli e post-it.

Dopo aver terminato il percorso formativo, gli alunni potranno svolgere uno stage di 3 mesi, ricevendo un contributo in denaro di 500 euro al mese. La cooperativa sociale I Piosi, attiva a Sommacampagna, gestirà i percorsi di stage; i partecipanti selezionati per gli stage avranno l’opportunità di vivere esperienze professionalizzanti a contatto con aziende che operano sul territorio veronese.

La transizione dal percorso formativo a quello di stage suscita in genere una certa dose di ansia e apprensione: in tal senso, durante la mattinata del 19 aprile, ai partecipanti è stato chiesto di scrivere su un foglio come immaginano il loro futuro e quali azioni e atteggiamenti sono più congeniali al raggiungimento della loro stabilizzazione professionale.

 

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